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Incontro con Enzima, Cyberone, Peter Rei e Vesuvio, i 4 dj-vj che da 13 anni fanno scatenare Milano con il loro sound, un’esplosione di freezy listening RV e neopop insurrezionalista, una bomba di divertimento alla nitroglicerina. Un viaggio tra i generi musicali al limite del surreale, per dirla con i Petardi, puro trash gender: funk, rhytm&blues, tabozzo-dance, rap, vintage-pop, italian folk r’n’r, ska-reggae, modern swing, disco ’70-’80-’90, manga invasion & happy toons.

13 anni di Spazio Petardo, cosa significa per voi e com’ è iniziata l’avventura?
“Spazio Petardo è il frutto dell’alchimia che condividiamo, siamo 4 amici che, mantenendo un’ottica adolescente, hanno creato un sound in cui si fondono passione, cultura ed una vastissima conoscenza di musica e cinema. L’incredibile armonia che riusciamo a creare tra musica e video nasce dal nostro coinvolgimento, dall’intesa con cui lavoriamo insieme, per trasmettere il tutto al nostro pubblico. Milano è la nostra città, siamo cresciuti nei centri sociali e quando, nei ’90, impazzavano le posse è nato un po’ per scherzo lo Spazio Petardo. Volevamo mantenere i contenuti e l’impegno politico eliminando quella patina troppo seria e dura, così abbiamo trovato l’alternativa unendo il divertimento. Abbiamo rispolverato dischi anni ’50-’60, canzoni popolari, rock, original soundtracks, metal e toons per miscelarli alla novità.  All’inizio è stato uno shock e siamo stati criticati, mentre il pubblico si andava diversificando. Ci è sempre piaciuto stravolgere la logica delle appartenenze. In realtà è stata una grande apertura e il pubblico che ancora ci segue ne è la conferma. Sabato sera al Bitte abbiamo ricevuto una risposta stupenda e tutto il calore del nostro pubblico, siamo felici e anche un po’ commossi.”

A Milano avete suonato moltissimo in diverse location, eppure lo Spazio Petardo è inconfondibile e sempre fedele a sè stesso. Avvertite qualche cambiamento in città?
“Dagli inizi nei centri sociali, alla nostra partecipazione fissa a eventi come la May Day Parade il nostro timbro e le nostre idee emergono sempre: negli accoppiamenti ricercati tra musica e video in cui si avverte l’intento ludico, ma anche nei nostri messaggi e nelle scelte di fondo. La nostra battaglia per l’accessibilità al divertimento ci porta ad offrire spesso serate free entry e ad imporre un prezzo massimo all’ingresso, quando siamo obbligati. A Milano, si sa, i club sono una tradizione, in cui i nostri set si sono ben inseriti, con un pubblico senza troppe restrizioni. Oggi, purtroppo, constatiamo una battuta d’arresto dei centri sociali, però crescono valide alternative, come i circoli arci, nati grazie alla libertà dei centri sociali, che offrono una miglior gestione e molti vantaggi. In attesa dell’Expo 2015 con estrema letizia!”

Le vostre performance sono quasi impossibili da definire mixate dj set, video-shock. Qual è il segreto della vostra ricetta?
” Vuoi sapere qual è l’istinto che ci fa servire un Trainspotting crudo con Mare profumo di mare o proporre la scena must di Harry ti presento Sally con I love you baby? Come passare dalla Carrà ai Chemical Brothers? Proponendo anche Ufo Robot, Ritorno al futuro, Blues Brothers e I Guerrieri della notte ridoppiato ne I guerrieri di Rozzangeles. L’ingrediente segreto è genuino e divertimento demenziale per tutti. E noi siamo i primi della lista, travestiti da pie sorelle o con gli spadoni fluorescenti tipo Star Wars. Il pubblico conosce a memoria interi spezzoni di film, l’atmosfera si fa elettrica. Poi lasci cadere una pioggia di palloncini e coriandoli sulla pista mentre la gente canta a squarciagola. “

Le playlist non escludono i gusti di nessuno. Questo è il vero significato di pop o piuttosto un antidoto all’ossessione delle mode, dei trend e delle etichette forzate?
Non c’è un modo di fare pop music. Noi peschiamo nell’immaginario collettivo con ironia. Riproponiamo revival che risvegliano le emozioni del pubblico, brani di un passato più e meno recente in cui riconoscersi e con il quale giocare. Siamo vintage nell’animo! Lavoriamo in modo situazionista sulla memoria a breve termine della gente, che partecipa, esprime liberamente il suo entusiasmo. Non abbiamo mai una scaletta prefissata e seguiamo il nostro pubblico.”

Per il vostro 13° compleanno hanno partecipato alla serata anche Ivan e Bros. Arte Petarda: dai vostri mitici flyerz alla collaborazione con Art Kitchen.
“Art Kitchen è un’organizzazione di simpatici bolliti con all’attivo diversi artisti tra cui noi, unico sound tra writer e poeti undeground. I flyers invece sono opera nostra, ne andiamo orgogliosi e sul nostro sito è possibile vederne una selezione. È anche possibile ascoltare gli streaming di alcune nostre serate da Radio Petarda e in un club di 2Life.”

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